Ciao sono Gino di Paninoteca da Gino, Egidio mi ha dato il tuo numero.
E’ così che sono stato contattato due giorni fa, via whatsapp.
Dormivo e ho letto il messaggio solo all’indomani.
In realtà non c’era bisogno di presentarsi, seguo Paninoteca Da Gino su facebook da tempo. Prendo ispirazione da quelli bravi per i panini che faccio in famiglia.
La sua paninoteca è una di quelle per cui dicevo sempre: prima o poi ci devo andare.
Ma non ho mai trovato il tempo di provarlo.
Quando l’ho chiamato mi ha detto che voleva parlarmi e che se fossi andato a Visciano, perché è li che si trova il suo locale, mi avrebbe offerto un panino.
Alla parola “offerto” il mio cervello si è spento e in automatico le mani hanno cercato le chiavi dell’auto.
Offerto…che bella parola (direbbe Totò)
Mo partiamo da un mio problema. Io ho sempre pensato che Visciano fosse nella zona intorno a Nola, quella che io chiamo la Nolamma.
Ma questo paesino non è proprio il più facile da raggiungere per farsi un panino al volo.
Nonostante il navigatore continuasse a dirmi di prendere l’autostrada io pensavo di poter fare delle vie interne e arrivare in scioltezza.
Poi visto che insisteva a darmi consigli, ho deciso di seguirlo e infatti presa l’autostrada si esce a Tufino e poi ci si deve inerpicare per una salita piena di curve per raggiungere la sua paninoteca nel centro.
Lo ammetto, durante la notte, mentre dimenavo l’auto sugli irti colli mi è passato per la mente
ma chi me l’ha fatto fare?
Poi però pensavo al panino offerto e mi tornava la forza.
Insomma alla fine ho raggiunto la paninoteca.
Mi ha accolto lui, Gino Ferrante, un ragazzone di 32 anni con un bel sorriso convinto.
Perché è questa la prima impressione che ti fa Gino: una gioiosa determinazione.
Subito mi chiede: come lo vuoi il panino?
Ma io volevo prima vedere, chiedere, conoscere. L’attesa avrebbe aumentato l’appetito….
Paninoteca da Gino è aperta dal 2009, precisamente dal 23 luglio (ci tiene a ricordarlo Gino).
Il ragazzo ci sa fare. Se ieri, con la pioggia, a Visciano, sul cucuzzolo della montagna, c’era la fila per prendersi il panino e mangiarlo fuori o nel poco spazio che ha all’interno, un motivo ci deve essere. E non si chiama fortuna.
Devi servire qualcosa per cui valga la pena farsi la sfacchinata.
Se ci aggiungete che non è un ristorante nel luogo ameno, dove tu pensi:
“vabbè mo arriviamo fin li e poi ci sediamo, mangiamo 5/6 piatti, passiamo qualche ora diversa”
Capisci che Gino ha puntato tutto e forte sulla qualità. Di materie e servizio.
Il locale è tanto piccolo quanto ordinato.
Qua apriamo una parentesi legata all’ordine: quando hai tutto a vista, come Gino, l’ordine è fondamentale. Anzi di più, l’ordine ti fa venire voglia di mangiare.
E’ tutto disposto correttamente. Anche la frittura nei vassoi è messa in riga!
Non so voi ma quando vedo questa cura per pulizia e ordine del cibo, io vado in estasi. Mangerei anche la carta personalizzata.
Ah si pure i bun si fa da se (siamo ad altissimi livelli)
Tu entri e di fronte hai il menu. GIGANTE.
E’ tutto indicato li ed è semplice.
Devi scegliere una tra 8 “Carni” (non si vede in foto ma è disponibile anche il pulled pork).
Poi fai altri tre step: formaggi, contorni, salse. Vuoi un’aggiunta? No Problem!
Ho fatto un calcolo, solo per i panini semplici, con un formaggio, un contorno e una salsa.
Sapete quanti differenti panini si possono comporre?
4.760!!! Non sto scherzando. Con un’aggiunta arriviamo a 66.640 possibilità!
Insomma, penso di poter affermare che è impossibile non essere soddisfatti della varietà di scelta.
L’hamburger è unico, di una ottima scottona bavarese da 250gr.
Eh si, 250gr. Siamo sopra la media, decisamente.
Tu chiedi il panino e Gino si mette all’opera, compone una scheda con il tuo ordine spuntando gli ingredienti richiesti.
Lo passa ai ragazzi che sono alle piastre e si mette in funzione la sua gioiosa macchina da guerra.
Qui ritorna l’ordine e l’organizzazione che regna li dentro.
Vedi i ragazzi alternarsi alle piastre e cuocere carne
tagliare e piastrare i panini
fare lo stesso per i contorni e in men che non si dica su un piccolo ripiano iniziano a comparire i panini completi.
Se poi volevi portartelo via? Nessun problema va nella sua confezione da asporto termica e lo mangi caldo a casa.
Guardando tutte le preparazioni non ho potuto più resistere.
Gino fammi il panino!
Ho scelto hamburger di scottona, cheddar, bacon, patate al forno e funghi arrostiti. Una spruzzata di salsa bbq.
Un sapore assurdo! C’è da lavorarci di mandibola per finirlo.
L’ho mangiato li all’interno mentre oramai era tutto pieno e i clienti erano in fila fuori
E mangiandolo ho capito perché è doveroso provare il panino di Paninoteca da Gino.
Perché non c’è papilla gustativa che non abbia gradito anche uno solo degli ingredienti.
Perché tutto ciò che serve è li davanti a te e non bisogna essere degli esperti per apprezzarne la qualità.
Perché c’è un’idea dietro e un evidente risultato dinanzi a voi.
Perchè è fottutamente delizioso!